Il traffico verso il tuo sito è calato drasticamente: sicuramente sei sotto penalizzazione.
Il problema è capire quale tipo di penalizzazione hai e ti assicuro che non è semplice come sembra: i tipi di penalizzazioni sono molteplici e la loro natura è completamente diversa dalle altre. Dobbiamo risalire alle cause e con Penguin e Panda, i nuovi algoritmi di Google, la faccenda è ancora più complicata.
Capire se un sito è penalizzato
Se cercando “tuosito.tuaestensione” su Google, il tuo sito non compare al primo posto (in prima posizione assoluta, ricordando di fare il “log out” dal tuo account di Google per non influenzare le ricerche effettuate), allora è sicuro che il tuo sito è sotto penalizzazione.
Se digitando “site:tuosito.tuaestensione” e non vi sono risultati o si trovano non al primo posto, allora sei stato colpito da penalizzazioni.
Tipi di penalizzazioni
Esistono 2 principali tipi di penalizzazioni: la prima viene chiamata “algoritmica”. Ovvero la penalizzazione è stata inferta dall’algoritmo del motore di ricerca. La seconda è detta “manuale”, perché un operatore fisico (un dipendente atto a tale mansione) a deciso, valutando il vostro sito, che avete violato le regole di buona qualità dei contenuti.
Le penalizzazioni di un sito algoritmiche vengono “denominate” con un “+” ed un numero: questo perché quel numero sta a significare il numero di pagine che si sono perse nei risultati del motore di ricerca (per esempio, “+10” significa che il risultato che avevate è stato declassato di 10 pagine nei risultati).
- Penalizzazione “+6”: Avete sovraottimizzato il vostro sito e Google vi ha beccato. Questo tipo di penalizzazione si manifesta se un sito è stato troppo “curato” nelle sue parti più “intime”, ovvero dal lato del codice di programmazione. Infatti, quando migliorate la struttura html della vostra pagina web, dovreste farlo con un occhio “da utente appassionato” e non da super perfezionisti, perché così è palese che le vostre pagine sono gestite da una persona che conosce il funzionamento dei motori di ricerca e questo a Google può non piacere, perché ne potrebbe essere ingannato in qualche modo.
- Penalizzazione “+30”: La faccenda comincia a complicarsi. Attenzione alle parole chiave, il loro abuso comporta questo tipo di penalizzazione. Siamo di fronte al tipico caso di keyword Stuffing. Molto spesso questa penalizzazione incorre in concomitanza con la “+6”, proprio per la natura di sovrabbondanza di particolari.
- Penalizzazione “+50”: Sembra poter essere attribuita anche in maniera manuale e può essere sintomo, oltre che di utilizzo spropositato di Keywords, anche di mancanza di contenuti adeguati, o addirittura di occultamenti estetici per ingannare per i motori di ricerca, con tecniche definite Cloaking.
- Penalizzazione “+80”: Simile alla ”+30” e “+50”, questa penalizzazione è una loro sfumatura: è soltanto più intensa perché magari non è solo una pagina ad avere parole chiavi ripetute in maniera eccessiva o cloaking, ma forse lo è un po’ tutto il sito.
- Penalizzazione “+950”: Qui la faccenda si fa drammatica, in quanto, come avrete capito, più il numero sale, peggiore è il tipo di penalizzazione. Infatti con la “+50” siamo nel caso in cui Google ha rilevato un pagina o una porzione di testo duplicato (il famoso copia/incolla) oppure (secondo me molto peggio) vi è presenza di schemi di link. Quando Google si accorge che la vostra Link Popularity è “innaturale”, comincia a farvi scalare nelle posizioni delle SERP, fino a quando, se presente, si accorge che state creando dei veri e propri sistemi di puntamento con i collegamenti ipertestuali. A questo punto la retrocessione è immediata e violenta e se non si pone subito il riparo, comporta addirittura alla cancellazione dall’indice dei risultati.
Con l’introduzione di Penguin e Panda, le cose si sono ancora “peggiorate” (o migliorate se il vostro sito si è sempre “comportato bene”) perché questi nuovi algoritmi sono andati più a fondo.
Conosciamo Penguin e Panda
Panda: Attivato a Febbraio 2011, è stato concepito per “setacciare” le nostre pagine web e capire quanto il nostro sito sia ben fatto. I principali temi che valuta sono:
- La qualità dei contenuti.
- L’usabilità del sito.
- La presenza di sovraottimizzazione.
Penguin: Uscito “in circolazione” il 24 aprile 2012, ha come scopo quello di valutare, essenzialmente, le tecniche seo presenti ed adottate e valuta, principalmente questi fattori:
- Utilizzo di Keyword Stuffing e ricerca intenzionale, durante la redazione di un testo, di densità di parole chiavi.
- Costruzione, articolazione e analisi della link popularity del vostro sito internet.
Con questa piccola panoramica, vorrei che gli utenti capissero che il fenomeno e i tipi di penalizzazioni di Google sono davvero vari e molto differenti fra loro e occorre un’analisi accurata dei vostro contenuti per determinare se e in quali penalizzazione siete incappati!